SECONDA PROVA- Sessione ordinaria 2002

TELECOMUNICAZIONI, TELEMATICA E RETI Corso Sperimentale progetto "AUTONOMIA" - LICEO TECNICO
TELETECOMUNICAZIONI Corso in Ordinamento

TEMA N. 2

SOLUZIONE PUBBLICATA SUL SITO DEL

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Modulatore ASK-OOK

  1. Descrizione funzionale del circuito:
    1. Il circuito è caratterizzato, come evidenziato dallo schema, oltre che dalla presenza dei due diodi anche da due trasformatori a presa centrale che hanno il compito di trasferire in uscita il segnale di ingresso quando i due diodi sono in conduzione.
    2. L’onda quadra simmetrica vm(t) (modulante) gestisce la conduzione e l’interdizione dei diodi, rispettivamente sul livello alto (positivo) e sul livello basso (negativo), per il fatto che la portante sinusoidale vp(t) ha un’ampiezza molto più piccola della modulante.
    3. Il segnale in uscita presenta: un andamento sinusoidale (a frequenza della portante fp) in coincidenza del livello alto della modulante ed ampiezza nulla sul livello basso.
  2. L’onda quadra: deve avere un duty cicle del 50%, deve essere simmetrica e con ampiezza  Vm sette volte maggiore dell’ampiezza della portante Vp
  3. Spettro di Modulazione
    KHz

  4. Dal grafico dello spettro sopra rappresentato risulta che la larghezza della banda passante è pari a: BW = (11.8 – 8.2) KHz = 3.6 KHz [BW = 2(3/2 fbit)= 3.6 KHz]
  5. Come demodulatore è possibile utilizzare un demodulatore ad inviluppo formato da un diodo e da un condensatore seguito eventualmente da un opportuno filtro P. basso.
  6. I limiti del sistema proposto sono dovuti all’inefficienza rispetto ai disturbi data l’elevata sensibilità al rumore anche se presenta dei vantaggi per la semplicità circuitale del modulatore e del demodulatore.

Modulatore 2PSK.

Dallo schema si evince che D1 e D2 conducono sul livello positivo dell’onda quadra (modulante) facendo si che il segnale di uscita coincide con il segnale d’ingresso (portante), mentre su quello negativo conducono gli altri due diodi per cui il segnale d’uscita risulta invertito di fase.
Essendo il segnale modulato in fase è meno sensibile ai disturbi anche se di ampiezza significativa purché non superi la portante.

Rosario Scaccianoce, docente di Telecomunicazioni - Itis Giorgi di Milano
Matteo Stefania, docente di Telecomunicazioni Itis Galvani di Milano
Umberto Torelli, docente di Elettronica Itis Feltrinelli di Milano

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